BRUNO SEGALINI
Romanzo veridico sullo sgombero del Leocavallo, 1989
Nuova edizione
Con la prefazione di Sandrone Dazieri e un’ intervista a Primo Moroni
2025 Shake Edizioni
www.shake.it
prezzo al pubblico € 20,00

In libreria e nei negozi online la nuova edizione di FIAMME E ROCK ‘N’ ROLL di Bruno Segalini (Shake Edizioni) con l’introduzione dello scrittore e sceneggiatore e attivista Sandrone Dazieri, la cui storia si è incrociata con quella del Leoncavallo, e un’ intervista del 1989 a Primo Moroni, mitico libraio milanese e storico dei movimenti.
In un momento storico in cui il Leoncavallo, cuore pulsante dell’autogestione milanese da oltre cinquant’anni, rischia di essere cancellato dalla mappa sociale e culturale della città, torna in libreria Fiamme e Rock ‘n’ Roll, il romanzo cult che ne ha raccontato – con ironia, passione e uno sguardo affilato – una delle stagioni più epiche. Questa riedizione arriva proprio mentre si rincorrono le notizie di un possibile sgombero definitivo dello spazio di via Watteau, un episodio che segna la continuazione di una battaglia mai finita tra una Milano che include e una Milano che espelle, tra una città viva, imprevedibile e solidale e una città trasformata in vetrina per pochi privilegiati.
Fiamme e Rock n Roll è più di una cronaca romanzata: è la testimonianza viva di quella Milano “bizzarra ma onesta”, capace di accogliere sogni collettivi e ribellioni irriducibili. Una storia che oggi, a cinquant’anni di distanza, torna più attuale che mai, mentre si tenta di spegnere definitivamente una delle ultime fiaccole di cultura indipendente e autogestita rimaste in città.
Nelle 24 ore a cavallo tra il 15 e il 16 agosto 1989, Bruno e la sua sgangherata rock band si trovano coinvolti, un po’ per caso, un po’ per scelta, in una delle vicende più leggendarie degli anni Ottanta: l’opposizione allo sgombero del centro sociale Leoncavallo. Una faccenda che si rivela “grossa e scottante”, tra bombe molotov, gas lacrimogeni e fughe sui tetti per sfuggire alla polizia.
Bruno è un tipo strano, musicista e sognatore, più che militante ortodosso. Vuole sì difendere i suoi ideali e quel luogo, ma anche la sua sala prove, indispensabile per la sua sopravvivenza nella opulenta e decadente “Milano da bere”, che lui non accetta e che non lo accetta.
Con il suo romanzo-verità dallo stile immediato, irresistibile, altamente comico e a tratti drammatico, Bruno ci catapulta in un’epoca in cui centinaia di gruppi rock calcavano i palchi scassati e i pavimenti sporchi di locali underground e luoghi alternativi, lugubri parchi e bar malfamati. E che per la prima volta hanno avuto il coraggio di dire: “No!”.
Fiamme e Rock ‘n’ roll è Vincitore del “Premio Macchina da Scrivere” come romanzo musicale.
Un legame con la memoria storica
Il romanzo di Segalini non si limita a raccontare la resistenza del Leoncavallo nel 1989; ripercorre anche le radici di quella lotta, risalendo all’omicidio di Fausto Tinelli e Lorenzo “Iaio” Iannucci, avvenuto il 18 marzo 1978, le cui indagini sono state recentemente riaperte.
Nel romanzo, Segalini dedica ampio spazio alla figura delle “Mamme antifasciste del Leoncavallo”, un gruppo di donne che, dopo l’assassinio di Fausto e Iaio, si unirono per chiedere giustizia e per proteggere i giovani del centro sociale. La loro storia è raccontata con grande sensibilità e attenzione, sottolineando il ruolo fondamentale che hanno avuto nella comunità del Leoncavallo.
L’AUTORE
Bruno Segalini è stato il cantante e chitarrista della storica band dell’underground Pila Weston che negli anni Ottanta/Novanta, insieme ad altre realtà, inaugurò la stagione di rivoluzione culturale legata al circuito delle rock band indies e dei centri sociali. Fiamme e rock’n’roll è il suo romanzo d’esordio a cui hanno fatto seguito Pamela (KDP, 2022) e Pesce Scimmia (KDP, 2023).
RILEGGERE QUANTO ACCADUTO NELLE PAGINE DI QUESTO LIBRO HA, COME SI DICE, RISVEGLIATO IN ME FANTASMI CHE CREDEVO SOPITI E RICORDI LACRIMEVOLI. SE C’ERAVATE ANCHE VOI, SONO CERTO CHE SUBIRETE IL MEDESIMO EFFETTO, ALTRIMENTI AVRETE UN ASSAGGIO DI QUELLO CHE FU UN PERIODO STRAORDINARIO E BELLISSIMO DI CUI CI SENTIMMO PROTAGONISTI ED EROI. E FORSE LO FUMMO DAVVERO, PER UN BREVE ISTANTE.
Sandrone Dazieri