I FISICI debutta al LAC di LUGANO

Debutta al LAC la produzione I fisici di Friedrich
Dürrenmatt diretta da Igor Horvat


Dopo La bottega del café, Igor Horvat dirige I fisici di Friedrich Dürrenmatt, tragicommedia grottesca
di cui cura anche la traduzione, che debutterà in prima assoluta al LAC martedì 5, con replica il 6
novembre, e sarà in scena al Teatro Sociale Bellinzona il 14 e 15 novembre. Lo spettacolo è una
produzione LAC Lugano Arte e Cultura, coprodotto da Teatro Sociale Bellinzona – Bellinzona Teatro
e realizzato in collaborazione con Centre Dürrenmatt di Neuchâtel.
Il celebre drammaturgo svizzero Dürrenmatt scrisse il testo avvalendosi di uno stile tra poliziesco
e spy story allo scopo di riflettere sul futuro dell’essere umano. La stesura de I fisici, commedia
pubblicata nel 1961, nasce dalla profonda inquietudine dell’autore in seguito allo sviluppo e
all’utilizzo della bomba atomica nel corso della Seconda Guerra Mondiale.
Horvat – anche interprete nel ruolo dell’ispettore di polizia Richard Voss – dirige un cast di attori cari
al LAC: Catherine Bertoni de Laet (interprete di Processo Galileo e regista di Bogdaproste),
Jonathan Lazzini (Sogno di una notte di mezza estate), Marco Mavaracchio (La pulce nell’orecchio),
Giorgia Senesi (Gabbiano e Ifigenia, liberata) e Pierluigi Corallo attore dalla solida esperienza, alla
sua prima volta in una produzione LAC. Completa il cast il fidato gruppo di collaboratori che hanno
accompagnato Horvat nell’allestimento de La bottega del caffè: lo scenografo Guido Buganza, la
costumista Ilaria Ariemme, il compositore Zeno Gabaglio, il regista assistente Ugo Fiore, cui si
aggiunge il disegnatore luci Marzio Picchetti.


La commedia si svolge all’interno di un istituto psichiatrico privato, la clinica “Les Cerisiers”. Uno dei
pazienti è il fisico Möbius, ritenuto lo scopritore del Sistema di Tutte le Scoperte Possibili, smisurato
strumento di conoscenza che sprigionerebbe infinite possibilità, terribili responsabilità e, soprattutto,
incontrastabile potere. Curiosamente, altri due pazienti sono anch’essi dei fisici, i quali sostengono di
essere Isaac Newton l’uno e Albert Einstein l’altro. Una preoccupante serie di omicidi rompe gli
equilibri all’interno della clinica e l’inevitabile intervento della polizia scatena un susseguirsi di colpi di
scena e di svelamenti inattesi. Segreti pericolosi vengono a galla e sollevano spinose questioni
etiche, trascinando la vicenda fino all’apice del paradosso, che per Dürrenmatt era imprescindibile
chiave di lettura della realtà.
“Stiamo attraversando tempi a dir poco complessi – ha dichiarato Igor Horvat –. Gli equilibri
geopolitici si plasmano nuovamente sotto la minaccia dell’uso di armi nucleari e viviamo un’ulteriore
fase di una Guerra Fredda mai veramente conclusa. Il progresso tecnologico apre a ipotetici
scenari trans-umani o post-umani che accendono il dibattito sull’avvicinarsi della singolarità
tecnologica. L’ecosistema e il clima lanciano segnali che non possono più essere ignorati.
Un testo che attraversa le epoche diventa un Classico in virtù della sua costante capacità di
interrogarci. Si dice: è ancora attuale, contemporaneo. In realtà, drammaticamente, svela il fatto che il
genere umano non ha raggiunto il cambiamento ed è ancora fermo di fronte agli stessi sostanziali
quesiti. In questo risiede il monito che Dürrenmatt, con il suo inconfondibile sarcasmo caustico e
impegnato, ci consegna: l’essere umano è richiamato all’urgenza di assumersi la responsabilità del
proprio futuro e del modo in cui vuole continuare a essere presente sul pianeta che ci ospita.”

Arricchisce il progetto, completandolo, la realizzazione della trasposizione audiovisiva de I fisici della
giovane regista ticinese Agnese Làposi, vincitrice della prima edizione del bando di concorso di
lingua italiana che incoraggia e sostiene la produzione e la diffusione di opere audiovisive originali
che integrano, rielaborandole, le riprese di spettacoli dal vivo. Il suo progetto è stato selezionato dal
bando di concorso promosso dall’associazione ‘De la scène à l’écran’, costituita dalla SRG SSR/RTS,
dalla società Svizzera degli Autori (SSA), dalla fondazione culturale SUISSIMAGE (SI) e dalla
associazione Romanda della Produzione Audiovisiva (AROPA).

Eventi collaterali
Il debutto de I fisici è preceduto e seguito da diversi incontri che rientrano nel focus Echi dal futuro,
che dà il titolo alla Stagione 2024/25.
Giovedì 24 ottobre alle ore 12:30 in Pranziamo a teatro. Un incontro (digitale) sul teatro il filosofo
Silvio Joller approfondirà alcuni dei temi suggeriti dalla commedia di Dürrenmatt.
Sabato 26 ottobre alle ore 14:00 la Sala 3 del LAC ospiterà il primo appuntamento del ciclo Tricot
Cafè Sferruzzare a maglia e chiacchierare di teatro. In una atmosfera informale, lavorando a maglia
con Agata Pellandini, sarà l’occasione per scandagliare la letteratura connessa a I fisici e per
conoscere meglio la figura dello scrittore, drammaturgo e pittore svizzero.
Mercoledì 6 novembre alle ore 18:00 nella Hall del LAC Igor Horvat conversa con Nadine Murgida
portavoce del Centre Dürrenmatt Neuchâtel (CDN). L’incontro sarà l’occasione di festeggiare i 25
anni di attività del Centro nonché di conoscere meglio uno dei più importanti scrittori svizzeri del
secolo scorso.
Sabato 8 febbraio 2025 alle ore 11:00 Stefano Mancuso, botanico e docente di arboricoltura
generale ed etologia vegetale all’Università di Firenze, parlerà delle reti di comunicazione tra gli
esseri vegetali nell’ottica di una sostenibilità globale.
Lunedì 17 febbraio 2025 alle 18:30 nella Hall del LAC Guido Tonelli, fisico e divulgatore, sarà il
protagonista di un incontro sul tema Arte e Scienza: una storia di sorprendenti relazioni.
Lo spettacolo e tutti gli incontri collaterali sono parte del percorso tematico Scienza, Etica e Arte,
pensato in collaborazione con IBSA Foundation per la ricerca scientifica.

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