IL MERCATINO di ALESSANDRA

Il mercatino delle Meraviglie di Alessandra

0421-alessandra-mercatino

Quello ideato da Alessandra non è il solito mercatino vintage, sapete di quelli che vediamo pubblicizzati ogni giorno su Facebook, o di cui ci raccontano le amiche col simpatico passaparola, ormai divenuto l’anima del commercio a basso costo; no quella di Alessandra è un’ esposizione che nasce ispirata dal vissuto di una donna originale, così fuori dal tempo e dagli schemi da sembrare l’invenzione di un Mago del Fantastico., tanto è vero che lo si potrebbe definire – il mercatino delle meraviglie – dove ogni oggetto (abiti, accessori, gioielli e molto altro) è dotato di un’anima.

Per lei ogni oggetto racconta una storia, crede nella teoria della sincronicità, – camminavo in quel luogo e mi sono sentita attratta da…- non è il brand che mi interessa ma quello che quel capo mi trasmette con i suoi colori, e l’energia che ne deriva.

E questo il segreto, che mi permette di essere elegante senza spendere cifre da capogiro. Sapersi creare uno stile personale, che nasce dall’insieme armonico dei particolari.

Storia di Alessandra

Alessandra nasce da una famiglia fiorentina, borghesemente borghese. All’infanzia dorata, dove le giornate trascorrono in solitudine nel giardino della splendida villa che affaccia sull’Arno, in cui l’unica presenza, è l’assenza di calore umano che rende insignificante la bellezza del luogo. La madre di Alessandra, una donna bellissima, alle cure dell’unica figlia, preferisce le giornate trascorse nel negozio di famiglia, a coccolare le clienti. Donne che arrivano da tutt’Italia e anche dall’estero ad ammirare gli antichi merletti ma soprattutto i meravigliosi abiti, modelli unici per bambini. Le cure della piccola invece sono affidate a una Fraulein tedesca, un’impeccabile Kapo’ dalle maniere che oggi farebbero inorridire qualsiasi pedagoga. Alessandra cerca sollievo alla sofferenza, inventandosi giochi di fantasia e compagni immaginari. Nei primi anni di scuola, stanca di essere sola, chiede a Fraulein di portarla a visitare il negozio della madre. Forse è un modo per stare vicino all’idolo inavvicinabile, che invece si trasformerà nella scoperta di una passione. Alessandra si innamora della bellezza dei manufatti, ricami realizzati da mani sapienti, mani di donne sconosciute che lei immagina mentre sono all’opera, le vede, ci parla, chiede loro il segreto di tanta maestria; ma sono soprattutto i tessuti, i broccati dai colori tenui e le forme degli abiti per bambini che la indirizzeranno alla ricerca del bello negli oggetti, o meglio ancora dell’anima degli oggetti.

Alessandra cresce, le visite al negozio sono un fatto quotidiano, a cui sua madre non si oppone. Il padre invece si opporrà alla scelta di frequentare danza classica. Il gesto e il movimento che per Alessandra sono essenziali per la propria realizzazione, per papà Galli sono una perdita di tempo.

E durante una vacanza al mare che Alessandra conoscerà il suo futuro marito. Sono il giorno e la notte, e se è vero che gli opposti si attraggono, in questo caso specifico sarà per portare avanti il gioco della solitudine. Le due metà non combaciano, ma si rispettano, nascono due figli e la famiglia si trasferisce a Milano, dove la giovane donna incontra le filosofie indiane e l ‘opera di Krishnamurti. Il marito purtroppo muore improvvisamente, e anche i figli adulti seguono la loro strada. Ora, libera da ogni impegno, Alessandra inizia a scrivere. ormai non si sente più sola poiché negli anni ha imparato a conoscersi, sa di avere una profonda vita interiore che le fa compagnia. Nel tempo è riuscita a trasformare le stanze della casa, in un labirinto dalle mille porte, una specie di scatola magica, ricca di cimeli, statue, quadri e oggetti scelti con cura, e anche gli armadi traboccano di abiti, molti dei quali mai indossati.

Per lei ogni oggetto racconta una storia, crede nella teoria della sincronicità, – camminavo in quel luogo e mi sono sentita attratta da…- non è il brand che mi interessa ma quello che quel capo mi trasmette con i suoi colori, e l’energia che ne deriva, naturalmente deve essere un’energia buona. Mi piacerebbe che fosse per tutti così, inoltre questo fa sì che si possa essere eleganti anche con poco, basta sapersi creare uno stile personale, che nasce dall’insieme armonico dei particolari.

Il mio mercatino nasce da questa filosofia. Nella scelta dei capi e degli oggetti da esporre mi sono appoggiata a donne, Angie, Patrizia, Roby Roby,che la pensano come me. So per certo che chi verrà a trovarci capirà quello che vogliamo comunicare, e se non saranno sufficienti le spiegazione a parole, suggeriamo una volta tanto di tornare ad affidarsi alla magia dei sensi.

La vostra Alessandra