Il pianoforte delle sorelle Labèque all’AUDITORIUM di Milano.Orchestra Sinfonica

insieme a Tjeknavorian e l’Orchestra Sinfonica di Milano

per una “prima italiana” di Philip Glass

Dal mito di Prometeo all’energia del minimalismo, fino alla grande sinfonia romantica. L’Orchestra Sinfonica di Milano diretta da Emmanuel Tjeknavorian suona Beethoven, Philip Glass e Brahms,

con Katia e Marielle Labèque al pianoforte.

Venerdì 10 ottobre 2025 ore 20, domenica 12 ottobre 2025 ore 16

Auditorium di Milano,Largo Mahler

Ludwig van Beethoven
Le creature di Prometeo, ouverture op. 43
Philip Glass
Double Concerto for Two Pianos and Orchestra
Johannes Brahms
Sinfonia n. 4 in Mi minore op. 98

Orchestra Sinfonica di Milano
Katia e Marielle Labèque 
Pianoforti
Emmanuel Tjeknavorian 
Direttore

Con il contributo del Ministero della Cultura.

Fondatori Istituzionali: Regione LombardiaComune di Milano.

Fondatori Promotori: Città metropolitana di Milano, Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi, Banco BPM, Pirelli, Intesa Sanpaolo.

Con il sostegno di Fondazione Cariplo

Il concerto verrà trasmesso in diretta su Radio Tre

Un programma che attraversa tre secoli, tre mondi musicali, tre modi di intendere il rapporto tra l’individuo, la collettività e il destino. È quello che propone Emmanuel Tjeknavorian insieme all’Orchestra Sinfonica di Milanovenerdì 10 (ore 20) e domenica 12 ottobre (ore 16) all’Auditorium di Milano, con un trittico che parte da Beethoven, passa per Philip Glass e culmina nella Quarta Sinfoniadi Brahms.

Un programma complesso e articolato che costruisce “un arco affascinante: – come ricorda il M° Tjeknavorian – il Prometeo di Beethoven irradia fuoco e invenzione, il Doppio Concerto di Glass pulsazioni di energia cristallina, mentre la Quarta di Brahms evoca nobiltà e perdita. Un dialogo tra secoli, unito però da uno stesso spirito”.

Il concerto, il 10 ottobre in diretta radiofonica su Radio Tre, si apre con l’Ouverture de Le creature di Prometeo, op. 43 di Beethoven: composta nel 1801 per il balletto omonimo, è un manifesto del pensiero illuminista del compositore, in cui Prometeo è figura simbolica di conoscenza, ribellione e trasformazione. Un brano dal carattere teatrale e vivacemente orchestrale, che anticipa temi che Beethoven riprenderà nella sua Terza sinfonia “Eroica”.

A seguire, uno degli eventi più attesi della Stagione: il Double Concerto for Two Pianos and Orchestra di Philip Glass, affidato a due soliste d’eccezione, le sorelle Katia Marielle Labèque, tra le massime interpreti del repertorio pianistico contemporaneo, nonché dedicatarie della composizione.

Katia e Marielle Labèque sono tra le interpreti più innovative e riconosciute del panorama musicale internazionale. Nate a Bayonne, nel sud-ovest della Francia, da una madre pianista e insegnante, hanno iniziato a suonare insieme da bambine. Raccontano che, fin da piccole, si contendessero lo stesso pianoforte, sfidandosi a vicenda con brani sempre più complessi: “Era come una gara quotidiana, ma divertente”, ricordano in un’intervista. Questo spirito di competizione e collaborazione ha contribuito a sviluppare una sintonia unica, destinata a diventare il marchio distintivo del loro duo. Fin dagli esordi, le Labèque hanno dimostrato una predilezione per la musica contemporanea, collaborando con compositori emergenti e affermati, e contribuendo a rinnovare il repertorio per due pianoforti.

Il loro incontro con Philip Glass ha segnato una tappa fondamentale. Nel 2015, esattamente dieci anni fa, il compositore americano ha composto per loro il Concerto per due pianoforti e orchestra, eseguito in prima mondiale con la Los Angeles Philharmonic diretta da Gustavo Dudamel. Il Doppio Concerto è un esempio perfetto del minimalismo lirico di Glass, in cui l’intreccio dei due pianoforti dialoga con l’orchestra in una narrazione ipnotica, ritmica e profondamente emotiva. Una musica che, pur nella sua apparente semplicità, richiede una precisione e un’intesa assolute tra solisti e ensemble. Una musica profondamente intensa e romantica, come ricorda il duo pianistico: “Molto spesso sentiamo Philip Glass suonare meccanicamente. Lui non è così. Probabilmente è l’ultimo dei compositori romantici del nostro secolo. Perché nella sua musica l’importanza del rubato e la bellezza del fraseggio sono sempre presenti, tanto che molto spesso il compositore ci ha suggerito di affrontare la sua musica come si affronta quella di Schubert”.

Chiude il programma la Sinfonia n. 4 in Mi minore op. 98 di Johannes Brahms, una delle vette più alte del sinfonismo tardo-romantico. La Quarta è l’ultima sinfonia di Brahms, e ne rappresenta un testamento spirituale: tragica e solenne, ma anche serena e composta, culmina in un grandioso finale in forma di passacaglia. Una pagina che mette in luce l’autorità e la sensibilità interpretativa di Tjeknavorian, già distintosi in stagioni precedenti per letture intense del repertorio romantico.

Con la Sinfonia n. 4 Brahms non solo chiude definitivamente il breve ma intenso capitolo della sua produzione sinfonica, ma stabilisce al tempo stesso il punto di non ritorno del sinfonismo classico-romantico. Opera densissima di contenuti musicali, di rigoroso lavoro compositivo, ma al tempo stesso ricca di sentimenti contrastanti, di sfumature espressive e lacerata da una malinconia profonda e inquieta, la Quarta sinfonia nasce in due distinti periodi, ovvero negli anni 1884 e 1885, durante i soggiorni estivi del compositore in un piccolo paesino della Stiria. Tormentato, come molte altre volte, da un severo senso autocritico che lo portava a dubitare della bontà del suo lavoro, Brahms scrisse a Hans von Bülow: “Temo che abbia risentito del clima di quassù: le ciliegie non riescono a maturare e tu non le mangeresti”. Nondimeno fu lo stesso autore che il 25 ottobre 1885 volle dirigerne la prima esecuzione con l’orchestra della cappella ducale di Meiningen, ottenendo un successo poi registrato in diverse esecuzioni, ma che inevitabilmente fu spesso accompagnato da critiche severe da parte dei sostenitori della ‘nouvelle vague’ musicale del tempo.

Biglietti da €10 a €40.

I biglietti sono in vendita presso la biglietteria dell’Auditorium di Milano, oppure online su sinfonicadimilano.vivaticket.it.

Orari biglietteria Auditorium di Milano: Martedì-Domenica, 12 – 19.

Recapiti: T. 02 83389.401, e-mail: biglietteria@sinfonicadimilano.org.

Abbonamento mosaico: la formula ideale per costruire la propria esperienza con l’Orchestra Sinfonica di Milano

All’Abbonamento classico, un abbonamento fisso a 25 concerti, si affianca anche quest’anno l’Abbonamento mosaico, una formula di abbonamento a 15 o 10 concerti, componibile a proprio piacimento scegliendo gli appuntamenti al momento dell’acquisto da tre diverse categorie in cui sono raggruppati i concerti della Stagione Sinfonica. Un’opportunità in più per costruire la propria esperienza all’Auditorium di Milano, modellando un percorso d’ascolto a piacere in base ai propri gusti e alle proprie esigenze.