TEATRO CARCANO.STAGIONE TEATRALE 2024-25

Stagione teatrale 2024-25
Spettina la realtà

foto da conferenza stampa avvenuta al Teatro CARCANO mercoledi’ 5 giugno 2024


Il Teatro Carcano all’interno del panorama milanese ed anche nazionale si pone come
catalizzatore del punto di vista femminile. La direzione artistica di Lella Costa
e Serena Sinigaglia e la progettualità di Mariangela Pitturru lo stanno indirizzando con
decisione, attraverso produzioni, rassegne, eventi, incontri, confronti e naturalmente
spettacoli a valorizzare la creatività delle donne.
Torna in quest’ottica a marzo, mese interamente dedicato all’estro muliebre, lo
spettacolo manifesto del Carcano, quello che ha sugellato l’incontro tra Costa e
Sinigaglia, Se non posso ballare… non è la mia rivoluzione: 100 donne ritratte
con brevi accenti, più di una al minuto, a significare quant’è vasta l’incidenza del
pensiero femminile nella storia.
Lungo questo itinerario si stanno aggregando artiste che scelgono il Carcano per
presentare i loro lavori: Silvia Gallerano, Arianna Scommegna, Veronica Pivetti, Paola
Minaccioni, Arianna Porcelli Safonov, Benedetta Tobagi, Carlotta Vagnoli, Silvia
Gribaudi, Mariangela D’Abbraccio. E progetti che ne definiscono la mission comeSvelarsi di Silvia Gallerano, happening performativo riservato alle donne per
aiutarle a spogliarsi di tabù e sensi di colpa. La settimana del 25 novembre sarà
dedicata al dibattito sulla violenza di genere coinvolgendo anche gli uomini, per
sensibilizzare, riflettere e cercare insieme tutte le forme di contrasto culturale al
femminicidio e per far sì che altri uomini, soprattutto i giovani, possano riconoscere e
combattere per tempo i sintomi che portano alla brutalità.
Oltre al punto di vista femminile e alla parità di genere, al centro della progettualità
del Carcano c’è l’attenzione al sociale: l’inclusione, la solidarietà, il disagio giovanile,
la questione climatica, i gap generazionali. Ogni anno produciamo uno spettacolo volto
a portare in scena queste tematiche, rendendo partecipi sul palco gli stessi cittadini,
com’è per El Nost Milan che dopo aver riflettuto sulla povertà e la ricchezza di una
metropoli, cerca la sintesi nella rilettura del testo originale del Bertolazzi.
Il Teatro Carcano è un fulcro al centro di una metropoli che disperde i suoi abitanti
nelle loro solitudini: qui trovano un posto dove ritrovarsi e condividere le urgenze del
vivere quotidiano con gli artisti sul palco. I quali non si presentano mai omologati ma
offrono punti di vista sfaccettati per riflettere la complessità. La rassegna Follow the
Monday dedicata a portare in scena gli argomenti più disparati (filosofici, scientifici,
poetici, politici, giornalistici, culturali) crea forti connessioni tra i temi degli spettacoli
e quelli del vivere contemporaneo, attivando un sistema virtuoso di vasi comunicanti
tra pubblici diversi che si mescolano.
Da ciò la necessità che sentiamo di una buona educazione alla prossimità come
caratteristica unica ed essenziale dell’arte teatrale; alla centralità dello spettatore
che è il protagonista perché il suo ingaggio diretto è necessario per arrivare a costruire
una comunità consapevole, che insieme scriva la storia del nostro teatro; alla
trasversalità e alla contaminazione dei generi; al dialogo; alla formazione del
pubblico attraverso il cartellone di teatro per scuole che è il fiore all’occhiello del
Carcano e agli show per le famiglie, i Fantaweekend organizzati da Fantateatro.
Il programma della nuova stagione del Teatro Carcano comprende 27 titoli di cui 5
produzioni. Sarà arricchita da incursioni musicali, adattamenti teatrali di capolavori
letterari, reinterpretazioni di grandi classici e due opere liriche con orchestra dal vivo
grazie alla rinnovata collaborazione col Conservatorio di Milano. Tornerà protagonista
sul palcoscenico anche la danza con un’importante novità: il passaggio di testimone
tra il Centro Studi Coreografici Teatro Carcano, fondato e diretto dal Maestro
Aldo Masella e da Renata Bestetti che ha avuto qui la sua dimora dal 1991 e
l’Accademia Ucraina di Balletto, altra importante realtà formativa coreutica.

Le nostre produzioni
Il Teatro Carcano è un centro di produzione riconosciuto dal Ministero. In
collaborazione con altre realtà nazionali quest’anno produce 5 titoli che vedremo in
sede e in tour per la penisola. Oltre a dare supporto produttivo ai protagonisti dei
Follow the Monday.
El Nost Milan, il maestoso progetto triennale di arte partecipata coprodotto insieme
ad ATIR, ispirato all’omonima commedia di Carlo Bertolazzi, classico del teatro
milanese che proprio al Carcano debuttò nel 1893, giunge al terzo ed ultimo capitolo.
Ideato e diretto da Serena Sinigaglia con protagonista Lella Costa insieme ad alcuni
cittadini in scena, lo spettacolo diviene un’opera colossale, coraggiosa e coinvolgente,
un vero e proprio viaggio nel cuore di Milano. Dopo i primi due capitoli dedicati ai
luoghi topici di povertà e ricchezza della metropoli odierna, un ritorno alle origini: ad
essere mostrata sarà la città così come si mostrava agli occhi del Bertolazzi sul finire
dell’Ottocento.
Improvvisamente l’estate scorsa (coproduzione LAC Lugano Arte e Cultura):
vede il regista Stefano Cordella misurarsi con uno dei testi più sorprendenti di
Tennessee Williams, un dramma carico di simboli e visioni, un thriller psicologico in
un vortice claustrofobico di tensione. Protagonista Laura Marinoni, affiancata da un
cast in via di definizione.
L’Empireo, a firma di Serena Sinigaglia (coproduzione Teatro Nazionale di Genova,
Teatro Stabile di Bolzano, LAC – Lugano Arte Cultura, Teatro Bellini di Napoli), tratto
da The Welkin di Lucy Kirkwood (traduzione Monica Capuani e Francesco Bianchi)
con 13 attrici, tra le quali Arianna Scommegna, e un attore, racconta la storia di una
giuria di 12 donne convocate da un giudice che non può giustiziare per omicidio una
ragazza perché si dichiara incinta. Da questo microcosmo femminile, emergono le
questioni fondamentali e intramontabili della vita delle donne di qualsiasi epoca.
Primo tra tutti, il trattamento iniquo che la legge scritta dagli uomini esercita ancora
oggi sulle donne e sul loro corpo.


E sono donne, più di 100, le protagoniste di Se non posso ballare… non è la mia
rivoluzione, ispirato a Il catalogo delle donne valorose di Serena Dandini. Con
Serena Sinigaglia alla regia, Lella Costa torna a rievocare con l’abituale virtuosismo
(più di una al minuto), le grandi donne che hanno cambiato la storia.
Ancora dentro l’universo femminile si muovono Antonella Questa, Valentina Melis e
Teresa Cinque in Stai zitta! (coproduzione SCARTI e LaQ-Prod), che torna a grande
richiesta dopo il successo dello scorso anno: le “frasi che non vogliamo più sentirci
dire” contenute nell’omonimo libro di Michela Murgia offrono terreno per la
riflessione sulle tematiche femministe, un invito a combattere gli stereotipi di genere
con le attrici ed attiviste. Regia di Marta Dalla Via.Marzo, riflettori accesi sulle donne
Un mese che vedrà sul palco le donne.
Lella Costa con Se non posso ballare… non è la mia rivoluzione e Antonella
Questa, Valentina Melis e Teresa Cinque in Stai zitta!.
Mariangela d’Abbraccio con Gabriele Anagni, diretti da Pier Luigi Pizzi, ne Lo zoo di
vetro (produzione Best Live, TSV – Teatro Nazionale), capolavoro della
drammaturgia americana di Tennessee Williams in cui si avvicendano i fragili
personaggi intrappolati in un simbolico zoo di vetro.


Veronica Pivetti, moderna Mary Shelley, ne L’inferiorità mentale della donna
(produzione a.ArtistiAssociati con Pigra srl), che prende ispirazione dal trattato del
secolo scorso di Paul Julius Moebius, un evergreen del pensiero reazionario in cui
racconta l’unico, vero, orrorifico Frankenstein della storia moderna – la donna –
accompagnata dal musicista Anselmo Luisi.
Fra documento storico ed ironia si muove Paola Minaccioni in Elena, la matta
(produzione Altra Scena & Goldenart Production), vestendo i panni di Elena, la
“matta” del ghetto ebraico di Roma, che ci conduce in un emozionante viaggio
nell’Italia della seconda guerra mondiale.
A corollario degli spettacoli in stagione, tra i Follow the Monday e non: Dacia Maraini
è l’autrice di Dialogo di una prostituta con un suo cliente in cui gli anni ‘70, il
femminismo, la politica fanno da cornice ad una figura femminile messa in scena da
Simona Cavallari, per cui ogni piccola conquista è ottenuta a caro prezzo.
Chiaroscuro – Voce e corpo per Artemisia Gentileschi di Gaetano Colella con
la regia di Andrea Chiodi vede in scena le cinque protagoniste della Compagnia Piccolo
Canto dare corpo e voce ad Artemisia, ai suoi dipinti e ai personaggi che l’hanno
circondata, ammirata, umiliata, amata, offesa.
Stefania Sandrelli torna in teatro con Relazioni Pericolose per narrare l’epica della
Cavalleria Rusticana letta da Santuzza: accompagnata al piano da Rocco Roca Rey,
ne fa un ritratto di donna indomita che lotta per la sua emancipazione.
Carlotta Vagnoli, femminista 2.0 seguita da moltitudini di giovani, racconta le sue
notti milanesi alla fine degli anni zero traendo spunto dal suo ultimo libro Animali
notturni.
La fisica Gabriella Greison racconta La donna della bomba atomica Leona
Woods, la fisica di Oppenheimer. E Silvia Gallerano ripropone il suo successo sempre
acclamato La merda.

25 aprile
Speranza, solidarietà, il coraggio del dissenso: questi i sentimenti che animarono
moltissime altre donne che si resero protagoniste con le loro azioni della gloriosa
pagina della Resistenza antifascista e antinazista. Le loro storie rivivono nel raccontotestimonianza La Resistenza delle donne (coproduzione Intesa Sanpaolo e The
Italian Literary Agency), ispirato all’omonimo libro di Benedetta Tobagi, interpretato
da lei stessa e da Arianna Scommegna. Al culmine di una giornata che come da
tradizione vedrà Atir portare al Carcano la performance finale della parata per le vie
del centro del quartiere di Porta Romana.
La danza contemporanea
Il Teatro Carcano torna alla danza scegliendo un ambito preciso: il contemporaneo.
Da luglio 2024 prenderà sede ai piani superiori del teatro la scuola di Danza
Teatro Carcano grazie all’avvio della collaborazione con l’Accademia Ucraina di
Balletto, che si avvale di docenti altamente qualificati provenienti dai più importanti
teatri europei e dell’ex Unione Sovietica.
Da questa coabitazione nasceranno progetti e collaborazioni legati appunto alla danza
contemporanea, primi tra i quali quest’anno Serate d’autore, una vetrina di
coreografie che portano la firma dei migliori artisti del panorama internazionale,
danzate ed interpretate dai ballerini dell’AUB Contemporary Academy, e alla danza
classica con il Dance Family Show Biancaneve e i sette nani, un balletto pensato
per grandi e piccini, con coreografie originali di Genrich Maiorov, primi ballerini
provenienti dai più importanti teatri del mondo e gli allievi dell’Accademia Ucraina di
Balletto.


Ospiteremo poi Gisellə (coproduzione Cornelia, Scenario Pubblico – CZD,
ATERBALLETTO, Fondazione Nazionale della Danza Asti Teatro) rilettura
contemporanea di Nyko Piscopo con i danzatori della compagnia Cornelia, da lui
fondata attorno a un’idea sociale e teatrale della danza, la performance art. L’amore
oltre il genere, il pregiudizio e l’inganno sono i temi su cui focalizza lo sguardo
all’interno dell’opera romantica.
E infine The Doozies. Eleonora Duse, Isadora Duncan e Noi (Associazione
Culturale Zebra, coproduzione Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale, La Corte
Ospitale), pensata e portata in scena da una delle coreografe e danzatrici più
innovative del panorama attuale, Silvia Gribaudi. Sempre alla ricerca dell’impatto
sociale del corpo, mette al centro del linguaggio coreografico la comicità e la relazione
tra spettatore e performer. Con lei, in questo spettacolo che ha appena debuttato,
l’eclettica Marta Dalla Via, attrice, autrice, regista. Insieme per celebrare la meraviglia
del to be doozy: essere così particolari da lasciare a bocca aperta. Esattamente come
Eleonora Duse e Isadora Duncan, madri di una vera e propria rivoluzione artistica e
umana.L’Opera: l’Orchesta del Conservatorio in scena
Anche quest’anno l’anteprima di stagione è musicale: un omaggio alle origini del
Teatro Carcano il cui palcoscenico, sin dall’Ottocento, ha ospitato le grandi opere
liriche, da Donizetti a Bellini. La collaborazione con il Conservatorio G. Verdi di Milano
si rinnova e si rafforza nel nome di Giacomo Puccini, il più celebre studente del
Conservatorio di Milano, nel centesimo anniversario della morte. Il compositore
lucchese fu anche tra gli azionisti che nei primi del ‘900 sostennero la ristrutturazione
e la riapertura del nostro teatro. Una doppia produzione operistica riporta al centro
due istituzioni, che condividono l’impegno nei confronti delle giovani generazioni: le
rappresentazioni di Gianni Schicchi e Suor Angelica segnano per gli studenti del
Conservatorio il passaggio nel mondo della professione, sotto la guida di un direttore,
Andrea Solinas, già studente dello stesso Conservatorio, oggi affermato in una carriera
internazionale, e di un regista, Mario de Carlo, di riconosciuta fama. Un salto dal
mondo degli studi al palcoscenico, che assimila gli studenti di oggi a Giacomo Puccini,
le cui prime prove pubbliche risalgono proprio agli anni trascorsi in Conservatorio.
Contaminazioni musicali
A seguire aprirà la stagione del Teatro Carcano Andrea Pennacchi nel suo Una
piccola Odissea (produzione Teatro Boxer), il racconto di racconti e di raccontatori
in una polifonia di voci che attraversa storie e miti. Con lui i musicisti Giorgio Gobbo,
Gianluca Segato, Annamaria Moro.

Paolo Fresu _2015 (ph © Roberto Cifarelli1905)

Dopo sarà la volta di Miles! (produzione Teatro Stabile di Bolzano), diretto dal Premio
Abbiati per la regia Andrea Bernard, è uno spettacolo sull’uomo, artista e mito Miles
Davis, con Paolo Fresu alla tromba accompagnato da Bebo Ferra (chitarra elettrica),
Dino Rubino (pianoforte e Fender Rhodes Electric Piano), Marco Bardoscia
(contrabbasso), Stefano Bagnoli (batteria), Filippo Vignato (trombone, multi-effetti
elettronici, keyboard) Federico Malaman (basso elettrico) e Christian Meyer
(batteria). L’uso istrionico degli strumenti musicali della Banda Osiris invece
accompagna Telmo Pievani in Allegro bestiale – Viaggio ai confini della
biodiversità (Teatro Cristallo), uno strampalato viaggio alla scoperta del futuro
dell’uomo sulla terra, condotto, con forte umorismo, da robot virtuali, narrazioni
scientifiche e poetiche. Un invito alla riflessione su tematiche quanto mai attuali:
quelle ambientali.

Capolavori della letteratura
Corruzione, potere, servilismo, insieme alle spinose nozioni di privacy e verità
costituiscono il cuore pulsante di 1984 (Goldenart Production) con regia di Giancarlo
Nicoletti, dall’adattamento di Robert Icke e Duncan Macmillan. Con Violante Placido,
Ninni Bruschetta e Woody Neri, un tour de force teatrale tra thriller, storia romantica,
noir e spettacolarità che mostra tutta l’impressionante attualità del romanzo
orwelliano.
Non solo Orwell tra i capolavori della letteratura novecentesca. Paolo Valerio porta in
scena La coscienza di Zeno (produzione Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia,
Goldenart Production), in cui Alessandro Haber, mattatore straordinario, ci conduce
nella spietata analisi della nostra ingannevole percezione.

Coscienza, inconscio e tormentato tentativo di stabilire tra di essi un dialogo
costituiscono l’essenza di un altro titolo: Il caso Jekyll (produzione Fondazione
Teatro Di Napoli, Teatro Bellini, Marche Teatro, Teatro Stabile di Bolzano) con Sergio
Rubini (anche regista) e Daniele Russo. Adattamento di Carla Cavalluzzi dell’opera di
Stevenson, lo spettacolo attualizza la celebre apologia sulla condizione umana, la
necessità di dialogare col proprio inconscio, “per evitare che la nostra ombra scavi in
solitudine un tunnel di sofferenze e violenza”.
Il Führer aveva l’ossessione di essere avvelenato. L’Assaggiatrice di Hitler
(produzione Teatro popolare d’Arte), tratto dall’omonimo romanzo di Rosella
Postorino, è la storia di Rosa, l’assaggiatrice. Due attrici, Silvia Gallerano e Alessia
Giangiuliani, e un vitale connubio di linguaggi scenici – drammaturgia della parola,
ambientazioni sonore, suggestioni visive – evocano tutti i personaggi, lasciando al
pubblico la libertà di immaginarli.
Tratto dal capolavoro di Pasolini, Il sogno di una cosa (produzione Pierfrancesco
Pisani per Infinito Teatro e Argot Produzioni, coproduzione Fondazione Teatro della
Toscana) di e con Elio Germano e Teho Teardo ci parla di emigrazione, lotte politiche,
del sogno di una nuova vita, in un Paese fuori dall’Italia.
Grandi autori, drammaturgia classica e contemporanea
Dopo lo strepitoso successo dei Maneggi per maritare una figlia, ospitato al Teatro
Carcano la scorsa stagione, Tullio Solenghi torna ad indossare la maschera di Gilberto
Govi in un altro cavallo di battaglia del grande attore genovese: Pignasecca e
Pignaverde (produzione Teatro Sociale di Camogli, Teatro Nazionale di Genova) di
Emerico Valentinetti. Con l’attore comico genovese Mauro Pirovano e due attrici che
hanno mostrato tutto il loro talento nei Maneggi, Stefania Pepe e Laura Repetto, uno
spettacolo dalla drammaturgia incentrata su un tema classico del teatro comico:
l’avarizia.Un grande classico che ha ancora molto da dire al pubblico odierno, tant’è che è per la
terza volta in stagione al Carcano in un’ennesima declinazione, è l’Otello
(coproduzione Teatro Stabile Torino, Teatro Nazionale e Progetto U.R.T.) di
Shakespeare, questa volta per la regia di Jurij Ferrini che, anche attore, ne fa un
tormentato personaggio contemporaneo i cui sentimenti si intrecciano ai temi della
discriminazione, della cospirazione e dell’intolleranza.


L’autore in ascesa Davide Sacco, anche regista, si cimenta con le dinamiche di potere.
Il medico dei maiali (produzione Ente Teatro Cronaca, LVF – Teatro Manini di
Narni) con Luca Bizzarri e Francesco Montanari, conduce in un’Inghilterra in cui la
morte improvvisa del re innesca insidiose tresche che rivelano come l’umano possa
diventare “bestiale”.
Gli spettacoli delle feste



A salutare l’anno passato ed accogliere quello nuovo ci pensa Lella Costa per la prima
volta in un Late Show, stand up comedy d’autrice in cui il suo vastissimo repertorio
diventa uno scrigno magico da cui usciranno fuochi d’artificio! Personalità eclettica,
colta, capace di ‘rispondere a soggetto’ in ogni circostanza, voce inconfondibile,
attivista per la parità di genere e i diritti sociali, Lella Costa rappresenta un caso unico
nel panorama dello spettacolo in Italia.
Durante le feste il Carcano ospiterà in esclusiva la prima nazionale del musical Dirty
Dancing – The Classic Story On Stage (prodotto da Karl Sydow, Lionsgate &
Magic Hour Productions). Scritto da Eleanor Bergstein con la regia di Federico Bellone
e co-regia di Chiara Vecchi, uno spettacolo iconico, trasposizione teatrale
dell’omonimo successo cinematografico con Patrick Swayze e Jennifer Grey che nel
tempo è diventato un fenomeno globale con produzioni in scena in USA, Sud Africa,
Asia e in tutta Europa.

25 NOVEMBRE – LA RASSEGNA

Il 25 novembre di ogni anno si celebra la Giornata Internazionale per
l’Eliminazione della Violenza sulle Donne ed è un’occasione di
sensibilizzazione, anche attraverso il teatro, al tema. Al Carcano una rassegna di sei
appuntamenti, dal 25 novembre al 1 dicembre, tra reading, monologhi, performance
musicali, memorie, talk interattivi, per riflettere e cercare tutte le forme di contrasto
culturale al femminicidio.
La rassegna si apre con Chiamarlo amore non si può, un monologo composto dai
migliori scrittori del nostro tempo che si pone l’audace obiettivo di immergersi nella
mente di chi commette il femminicidio o altri tipi di violenza sulle donne e
comprenderne le pulsioni, per far sì che altri uomini, soprattutto i giovani, possano
riconoscerle e combatterle per tempo.
Attrici e donne della società civile daranno voce alle vittime del femminicidio con
Ferite a morte, reading di Serena Dandini e Maura Misiti che, scritto nel 2012,
continua ad essere un punto di riferimento della lotta al fenomeno.
Ma cosa significa essere maschi oggi? Per rispondere a questa domanda, con Il
maschio inutile i quattro uomini della Banda Osiris hanno costituito un gruppo di
auto-aiuto con un narratore di storie, Federico Taddia, e uno scienziato
dell’evoluzione, Telmo Pievani, per attraversare i gironi infernali della mascolinità e
scoprire, alla fine del viaggio, il segreto scientifico della loro esistenza.
Monica Guerritore, con Quel che so di lei: donne prigioniere di amori
straordinari racconta in scena i momenti finali della tragica vita di Giulia Trigona,
zia di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, trovata morta, massacrata da 27 coltellate, nella
camera del giovane ufficiale che aveva lasciato.
In Svelarsi a parlare è invece il corpo, denudato. Accolto dal Carcano quasi in modo
carbonaro due anni fa, l’happening rivolto solo alle donne o a chi si sente tale, creato
diretto e interpretato da Silvia Gallerano con 8 attrici, è un momento di
condivisione e di riflessione su temi come il femminismo, l’umiliazione, la rivalsa, il
senso di colpa, l’autodeterminazione.
A chiudere la rassegna un incontro interattivo col pubblico, Ma cosa ho fatto?, un
perCORSO in cui i filosofi Andrea Colamedici (TLON) e Lorenzo Gasparrini si
impegnano a smontare gli stereotipi che causano il gender gap tra uomo e donna.Follow the Monday
Accolti con grande favore dal pubblico tornano da settembre i Follow the Monday:
oltre 25 appuntamenti il lunedì per pensare e dialogare, una versione targata Carcano
dell’antico simposio.
Mai come in questo periodo storico si sente il bisogno di riferimenti, di sguardi
illuminati capaci di indirizzarci, ai quali aderire o, magari, da cui dissentire. Ed ecco
quindi che scrittori, giornalisti, storici, divulgatori e filosofi si avvicenderanno di
lunedì in lunedì, in lezioni sceniche inusuali, proponendo riflessioni e idee che possano
orientare in questi tempi difficili.
Saranno con noi quest’anno: Aldo Cazzullo, Paolo Colombo, Francesco Costa,
Alessandro D’Avenia, Silvia Gallerano, Maura Gancitano, Vera Gheno, Gabriella
Greison, Roberto Mercadini, Piergiorgio Odifreddi, Moni Ovadia, Sigfrido Ranucci,
Arianna Porcelli Safonov, Stefania Sandrelli, Carlotta Vagnoli, Antonella Viola.
L’elenco completo e i temi saranno comunicati a settembre 2024.

FANTATEATRO
Testi e regia Sandra Bertuzzi
Scene Federico Zuntini
Costumi Atelier Fantateatro
Di casa al Teatro Carcano dal 2015, dove ha raccolto crescenti successi, anche in questa
stagione torna Fantateatro con gli ormai abituali appuntamenti del fine settimana per
le famiglie, concludendo la rassegna in una data doppiamente significativa – l’8
marzo – in cui si celebreranno sia la figura femminile, grazie all’intrepida
Raperonzola, sia il Sabato Grasso, invitando bambine e bambini ad assistere allo
spettacolo indossando il proprio costume di Carnevale.
La Compagnia Fantateatro, nata a Bologna nel 2008 dall’incontro di registi,
pedagogisti, attori ed educatori, si è guadagnata una posizione di primaria importanza
a livello nazionale nell’ambito del teatro ragazzi grazie ai suoi spettacoli coloratissimi,
vivaci e pieni di passione che attingono a piene mani ai più disparati linguaggi artistici
(arti figurative, musica, teatro di figura, cinema di animazione, lirica). Di rilievo anche
la sua attività in campo discografico (Fantafavole, realizzato in collaborazione con
Daniele Silvestri, Max Gazzè e Niccolò Fabi; Un mondo fantastico; Insegui i tuoi
sogni) ed editoriale (si segnalano gli audiolibri L’Orco Puzza, La regina Carciofona,
Tato Lupo e i fumetti tratti dagli spettacoli Peter Pan, La spada nella roccia e Il Canto
di Natale).I FANTAWEEKEND 2024-25
Sabato 26 ottobre 2024 ore 15.00
IL FANTASMA DI CANTERVILLE (dai 5 anni)
Una storia che mette in contrapposizione Inghilterra e America sottolineandone i pregi
e difetti, rappresentata in questo adattamento con una scenografia piena di effetti
speciali creando un’atmosfera da ghost story ma mantenendo la leggerezza del
racconto originale di Oscar Wilde.
Domenica 10 novembre 2024 ore 11.00
CAPPUCCETTO ROSSO (dai 3 anni)
La nonna di Cappuccetto è malata e dunque la bambina deve attraversare il bosco per
raggiungerla e portarle le provviste, ma sul suo cammino incontrerà un lupo
imbranato, smemorato e… vegetariano! Nell’adattamento proposto da Fantateatro, il
più classico dei classici viene reinterpretato con ironia, in uno spettacolo ricco di
humour e paradossi.
Sabato 30 novembre 2024 ore 15.00
LA BELLA E LA BESTIA (dai 4 anni)
Lo spettacolo affronta il tema della bellezza interiore con ironia e divertimento, senza
trascurare la poesia del messaggio che racchiude la fiaba: “La bellezza delle persone
risiede nel cuore”. La scenografia possiede pupazzi e meccanismi che le permettono di
muoversi dando vita al castello incantato della Bestia.
Sabato 25 gennaio 2025 ore 15.00
IL LIBRO DELLA GIUNGLA (dai 4 anni)
Tratto dai racconti del Libro della Giungla di Kipling, lo spettacolo narra questa
famosa storia di amicizia che celebra valori come la tolleranza e l’accettazione,
adottando il linguaggio del teatrodanza e del teatro di narrazione grazie a piccole
riproduzioni dei protagonisti e ad abili ballerini che danno vita agli animali su musiche
principalmente etniche eseguite dal vivo dal percussionista di fama internazionale
Marco Zanotti.
Domenica 23 febbraio 2025 ore 11.00
I MUSICANTI DI BREMA (dai 3 anni)
Un adattamento della nota favola pensato per avvicinare i più piccoli alla conoscenza
delle canzoni più iconiche dei Beatles. L’asino Paul Mc Asiny, il cane Ringhio Starr, il
gatto George Miaorrison e il gallo John Ghellon partono per Brema in cerca di fama.
Lungo il viaggio scopriranno che l’amicizia e i sogni sono ben più importanti del
diventare famosi. Uno spettacolo che vuole insegnare al pubblico a non smettere mai
di sognare, con un misto di poesia e comicità.

Sabato 8 marzo 2025 ore 15.00
Speciale Sabato Grasso: festeggia il Carnevale al Carcano!
RAPERONZOLA (dai 3 anni)
La famosa fiaba di Raperonzolo viene qui riadattata e messa in scena in modo
innovativo e frizzante, con una storia che va contro tutti i paletti sociali, valorizzando
la figura femminile di Raperonzola come eroina coraggiosa in grado di compiere da
sola il suo destino e allontanando così il pregiudizio che vuole le principesse rinchiuse
nelle torri in attesa di essere liberate da un principe valoroso. Uno spettacolo moderno
ed estremamente divertente, capace di lanciare con allegria e leggerezza un messaggio
importante.
Media Partner della rassegna è GG – Giovani Genitori, la rivista dedicata alle
famiglie eco e slow.
FANTATEATRO PER LE SCUOLE
La programmazione didattica di Fantateatro spazia da titoli adatti ai bambini della
scuola dell’infanzia e primaria a proposte più “impegnative” rivolte agli allievi della
scuola media inferiore.
Date e titoli saranno resi noti prossimamente su www.teatrocarcano.com insieme al
resto del cartellone di Carcano Scuole 2024/25.