08-13 APRILE 2025 FIERA MILANO-RHO

Dall’8 aprile, con oltre 2.100 espositori, da 37 Paesi, Salone si riconferma punto di incontro di una filiera strategica, evento chiave per connettersi con i mercati internazionali, hub che dissemina energia vitale in tutta la città, trasformando Milano in Capitale mondiale del progetto. Ultimo highlight di un Programma Culturale in sei atti: Library of Light, a firma di Es Devlin. Nell’anno di Euroluce, la celebre artista britannica illumina la Pinacoteca di Brera con una spettacolare installazione dedicata al valore della conoscenza.
Come arrivare
La manifestazione è raggiungibile con i mezzi pubblici, in treno, dagli aeroporti e in auto.
Per tutta la durata della Manifestazione è attivo il servizio navetta Circolare Fiera.

Dall’8 aprile, con oltre 2.100 espositori, da 37 Paesi, Salone si riconferma punto di incontro di una
filiera strategica, evento chiave per connettersi con i mercati internazionali, hub che dissemina
energia vitale in tutta la città, trasformando Milano in Capitale mondiale del progetto. Ultimo
highlight di un Programma Culturale in sei atti: Library of Light, a firma di Es Devlin. Nell’anno di
Euroluce, la celebre artista britannica illumina la Pinacoteca di Brera con una spettacolare
installazione dedicata al valore della conoscenza.
Dall’8 al 13 aprile, negli oltre 169.000 mq di superficie espositiva sold out, l’edizione numero 63 del
Salone del Mobile.Milano è pronta ad accogliere più di 2.100 espositori, di cui – a conferma della
natura dinamica della Manifestazione – 168 brand per la prima volta al Salone e 91 di ritorno, con
una presenza sempre più consistente dall’estero. Stessa tendenza per i decisori, buyer, progettisti,
investitori in arrivo a Fiera Milano, Rho da più di 150 Paesi. Un risultato reso possibile grazie
all’impegno di Salone nell’ideare format ed esperienze che alimentano processi creativi, visione
strategica, modelli di produzione e distribuzione, in un dialogo aperto tra la design industry e
l’immaginario dei protagonisti di un Programma Culturale di primissimo piano, volto a stimolare una
visione strategica sempre più ampia, multidisciplinare, connessa al futuro.
Con numeri che ne consolidano il successo, nel segno di un costante percorso di evoluzione, la 63a
edizione del Salone del Mobile.Milano si annuncia, ancora una volta, evento leader internazionale
di settore per DNA storico, numero di operatori, fatturato complessivo e qualità della proposta di
una manifattura industriale che, grazie ai riflettori del Salone, entra in connessione con il Mondo con
un’offerta senza uguali, in termini di estetica, innovazione funzionale e tecnologica, ricerca sui
materiali, attitudine nel trasformare le sfide della sostenibilità in vantaggio competitivo.
Quattro i Progetti Speciali del Programma Culturale 2025: due in città, due nei Padiglioni del
Salone. Il primo a inaugurare al pubblico, il 6 aprile, in un ponte ideale con Art Week, sarà l’installazione
Robert Wilson. Mother, al Museo della Pietà Rondanini – Castello Sforzesco, un’“opera totale”
dedicata al capolavoro di Michelangelo, riconosciuto, insieme all’Ultima Cena di Leonardo, come
l’opera d’arte più iconica di Milano. L’ultimo annunciato è Library of Light dell’artista britannica Es
Devlin, una potente esperienza performativa allestita nel Cortile d’Onore della Pinacoteca di Brera:
un “faro di sapere”, con oltre 2.000 volumi selezionati e donati da Feltrinelli per celebrare il valore
della conoscenza. Due le installazioni in fiera, dove ai Pad. 22-24, lo sguardo visionario del regista
premio Oscar Paolo Sorrentino, affiancato dalla scenografa Margherita Palli e dal tessuto sonoro di
Max Casacci, porgerà un tributo a un sentimento universale: l’attesa, il momento più sincero della vita,
scandito dal battito di un cuore misterioso. Mentre è a Pierre-Yves Rochon, protagonista assoluto
dell’hotellerie internazionale più esclusiva, che Salone ha voluto affidare il compito di dare forma a
un’idea d’interior, che reinterpreta il lusso nella sua dimensione atemporale: Villa Héritage (Pad. 13-
15), un omaggio alla Venezia di Luchino Visconti, alle note di Gustav Mahler, al talento di progettare
stanze che diventano mondi dove l’héritage non è vincolo ma un atto di libertà.
Dopo il successo dell’edizione The City of Lights (2023), il 2025 è anche l’anno di Euroluce – 306
espositori, tra i migliori brand del settore, 45% dei quali dall’estero. La Biennale restituirà, ancora una
volta, un focus internazionale sull’evoluzione della luce negli spazi domestici indoor e outdoor, così
come nel landscape urbano. Grande attesa per la prima edizione di The Euroluce International
Lighting Forum, confronto a più voci sui grandi temi della progettazione della luce: 2 intense giornate di
masterclass, tavole rotonde e workshop con 20 relatori da tutto il mondo, dalla solar designer Marjan
van Aubel a Stefano Mancuso, neurologo delle piante, al grande antropologo britannico Tim Ingold.
Nei padiglioni 13-15, a tracciare ulteriori nuove visioni, sarà Villa Héritage, progetto di interni a firma di
Pierre-Yves Rochon, architetto francese autore tra gli indirizzi più esclusivi dell’ospitalità
internazionale, non ultimo il Waldorf Astoria di New York. Un’installazione che integra, attorno a un
giardino d’inverno ispirato alle antiche serre italiane, opere d’arte, arazzi fiamminghi, pezzi unici o
di serie (40 i brand espositori coinvolti) in omaggio alla capacità di creare oggetti senza tempo della
manifattura di settore, a cui Salone 2025 ha dato un nome: A Luxury Way, percorso che introduce a
una rilettura del classico contemporaneo. Mentre all’ingresso dei Padiglioni 22-24, ad accogliere i
visitatori sarà un progetto di forte impatto emotivo: La dolce attesa, installazione site-specific a firma
del premio Oscar Paolo Sorrentino in collaborazione con la set designer Margherita Palli su
tappeto sonoro di Max Casacci.
Per il terzo anno consecutivo, l’Arena di Formafantasma ospiterà Drafting Futures. Conversations
about Next Perspectives (pad. 14) a cura di Annalisa Rosso, Editorial Director & Cultural Events
Advisor: 5 giorni di conversazioni che vedranno la partecipazione di pensatori e progettisti come,
l’Artista britannica Es Devlin (8 aprile), Valeria Segovia (9 aprile), Direttrice e Design Director di
Gensler a Londra, il più grande studio di architettura al mondo per fatturato e numero di architetti con
clienti in oltre 100 Paesi, l’architetto Bjarke Ingels (10 aprile), che ci inviterà a riflettere su come
materialità, tecnologia e interazione umana possono ridefinire il futuro dell’urbanistica, Lesley Lokko
(11 aprile), Fondatrice dell’African Futures Institute nonché Curatrice della 18a Mostra Internazionale di
Architettura della Biennale di Venezia e il premio Oscar Paolo Sorrentino (12 aprile). Mentre
protagonisti delle Tavole Rotonde pomeridiane saranno panel internazionali di esperti di settore,
invitati a condividere punti di vista autorevoli su sfide e opportunità in tema di “Business of Design” e
“Business of Hospitality”.
Euroluce
Dopo il successo nel 2023 di The City of Lights, è grande attesa per il ritorno di Euroluce con 306
espositori, di cui 45% dall’estero. La Biennale, ancora una volta, si annuncia come la piattaforma
internazionale di riferimento per il design dell’illuminazione, grazie a un contenuto espositivo di
qualità, in grado di condividere una visione chiara dei progressi del settore, guidati da tecnologia,
sostenibilità e innovazione, sistemi intelligenti, integrazione dell’IA, design biofilico e un
maggiore controllo da parte degli utenti, che potranno creare atmosfere e ambienti su misura. Le
forme si fanno scultoree, evocative e spesso ispirate alla natura, come nelle lampade che
richiamano elementi botanici, flussi d’acqua o fenomeni celesti. La luce diventa materia da
modellare: soffusa, direzionabile, modulabile attraverso comandi tattili, sensori o telecomandi, fino a
veri e propri sistemi dinamici. La modularità è un tema chiave, con corpi luminosi componibili o
trasformabili, ideali per creare atmosfere su misura. Ampio spazio è dedicato all’uso di materiali nobili
e riciclati — vetro soffiato, metalli lavorati a mano, termoplastiche rigenerate — in un connubio tra
artigianalità e innovazione. La portabilità e l’indipendenza dai cavi, grazie a batterie ricaricabili,
rendono l’illuminazione più libera e versatile, adatta sia agli spazi interni che a quelli outdoor. Il
risultato è una luce poetica, sensoriale, funzionale, che veste gli ambienti con carattere e personalità.
Salone in città
Da Fiera Milano Rho, Salone abbraccia la città con un Programma Culturale di respiro internazionale.
Due gli eventi imperdibili: Robert Wilson. Mother, al Museo della Pietà Rondanini, in collaborazione
con Comune Milano | Cultura (dal 6 aprile al 18 maggio) ed Es Devlin. Library of Light nel Cortile
d’Onore della Pinacoteca di Brera (dal 7 al 21 aprile, con apertura serale fino alle ore 21 e un public
programme con 3 appuntamenti esclusivi).
In ultimo, anche quest’anno, più dello scorso anno, Salone in città: saranno oltre 100 gli showroom
dei brand espositori delle Manifestazioni Annuali e di Euroluce che si uniranno, nella guida di
Fuorisalone.it, alla grande festa del design, aprendo le porte ai design lover. Con l’obiettivo di
coinvolgere cittadini e visitatori, anche quest’anno, Salone promuoverà Progetto Accoglienza, in
collaborazione con Comune di Milano, Fondazione Fiera Milano, NABA, Nuova Accademia delle
Belle Arti, IED Istituto Europeo di Design, Politecnico di Milano – Scuola del Design e Domus
Academy. Coinvolti, oltre 100 studenti che forniranno al pubblico informazioni sul Salone e sui
principali eventi in città. A renderli visibili e riconoscibili, le work jacket realizzate in collaborazione con
Ethicarei, prima filiera etica del Made in Italy. Un’uniforme che è dichiarazione d’intenti:
innovazione, sostenibilità, etica. I valori di questa partnership sono gli stessi che disegnano, oggi,
una nuova traiettoria per il design — un futuro consapevole, costruito sulle solide radici della tradizione
artigianale italiana, proiettato verso un domani più giusto, più umano.
Pierre-Yves Rochon. Villa Héritage
La Venezia di Luchino Visconti, le note di Gustav Mahler, un giardino d’inverno ispirato alle
maestose serre del XIX secolo. Villa Héritage è un’idea d’interior che ci interroga sul valore
della bellezza e del tempo. Perché “eredità” non è un vincolo ma fonte di libertà.
Villa Héritage – che si inserisce nel nuovo percorso espositivo A Luxury Way dei padiglioni 13-15 –
riflette sul progetto come linguaggio universale in grando di connettere tradizione e innovazione,
promuovendo il dialogo tra passato e futuro. Più di un semplice spazio, più di un’installazione, Villa
Héritage è un rifugio nel cuore del Salone pensato per invitare alla riflessione sul significato dell’abitare
e della creazione artistica. Perché alcune forme e proporzioni continuano a risuonare nel tempo? Cosa
rende un oggetto un’icona senza età? Come si progettano ambienti capaci di emozionare e imprimersi
nella memoria collettiva? Qual è il rapporto tra arte, design e materia? La risposta prende forma in una
scenografia multisensoriale, dove luce, colori, volumi e materiali trasformano il design in un codice
percettivo, in una traccia viva che attraversa il tempo e modella le nostre esperienze. Villa Héritage
non si osserva soltanto: si vive, si respira, si ascolta.
Tra le collaborazioni, si conferma anche quest’anno quella con Fuorisalone, che valorizzerà la visibilità
degli espositori attraverso una strategica presenza sulla mappa di Fuorisalone.it. La mappa non solo
evidenzierà gli eventi degli espositori in città, ma offrirà anche indicazione sul padiglione, rendendo
così più agevole per i visitatori individuare e raggiungere gli stand degli espositori direttamente in fiera,
creando un ponte efficace tra gli eventi cittadini e l’esperienza fieristica.