Emmanuel Babled.Paris Design Week 2024

Emmanuel Babled:
gli eventi della Paris Design Week 2024


Milano, 12 settembre 2024 – In occasione della Paris Design Week 2024, Emmanuel Babled,
designer francese di fama internazionale, è stato protagonista di importanti eventi, a conferma del
ruolo di centrale importanza rivestito dalla sua produzione artistica.
Gli appuntamenti della Paris Design Week hanno dato il via a una serie di iniziative, nel mese di
settembre, dedicate al designer e alla celebrazione dell’anniversario della sua carriera trentennale.
Spaziando dalla produzione personale di Babled, in mostra alla Galerie Gastou, passando dalla
partecipazione all’esposizione collettiva L’Afrique c’est chic! presso Atelier Gustave con i pezzi
realizzati in collaborazione con WomenCraft, all’interno del progetto Kukua, fino alla presentazione
in anteprima assoluta del volume dedicato alla sua produzione artistica degli ultimi 30 anni presso
Artcurial, gli appuntamenti della PDW sono stati l’occasione per poter ammirare la versatilità e
l’eclettismo del designer.
In mostra fino al 26 ottobre, Territoire è il progetto monografico dedicato a Babled presso la
Galerie Yves Gastou, che da anni rappresenta l’artista. L’esposizione nasce dalla volontà di
esaltare l’approccio unico e innovativo del designer, capace di unire tecniche di artigianato
tradizionali con tecnologie moderne. Un viaggio tra le numerose creazioni della produzione di
Babled, dove ciascun pezzo racconta una storia di territorio, tradizione e novità, dal vetro di
Murano, al marmo di Carrara fino alla pietra vulcanica siciliana, tra i tanti materiali e tecniche locali
scelte dall’artista. Come suggerisce il titolo della monografica, la mostra rappresenta un’indagine
sull’opera di Babled e sulla sua capacità di celebrare maestranze di un territorio e di trarne
ispirazione nella propria visione creativa.
Presso Atelier Gustave, invece, ha avuto luogo l’esposizione collettiva L’Afrique c’est chic!, che
ha radunato artigiani e artisti da più di 12 paesi africani, tra i quali anche le creazioni di WomenCraft
x Emmanuel Babled. In mostra a Parigi, sono stati esposti mobili e lampade realizzate da donne
tanzaniane, secondo le tradizioni di artigianato della zona. Un’esposizione collettiva all’insegna
delle competenze uniche, della varietà e della bellezza della produzione manifatturiera africana.
Infine, in anteprima assoluta, è stato presentato il volume monografico “La Main des Autres”
presso Artcurial, con interventi dello stesso Babled e di Veerle Devos, co-autrice. Il volume, edito
da 5 Continents, celebra gli oltre 30 anni di attività dell’artista attraverso le numerose
collaborazioni con esperti artigiani, illustrando l’intrigante processo di unione tra lavorazioni
tradizionali e design moderno, che molto rivela sulla sua produzione artistica e sulla sua visione.
Nella presentazione delle tante maestrie con cui Babled ha collaborato, il volume costituisce
un’occasione unica per conoscere realtà e contesti artigianali di altissimo livello solitamente
inaccessibili al pubblico, dove le tecniche vengono tramandate di generazione in generazione. I
testi del volume sono scritti da Angela Vettese, critica d’arte contemporanea, curatrice e
giornalista, e da Veerle Devos, storica e giornalista.
In questa occasione sono state presentate quattro serie limitate e firmate, composte da otto
esemplari del libro, ciascuno accompagnato da una speciale opera scultorea. Questo book-case
unico accoglie al suo interno una copia della monografia e si ispira alle opere Osmosi, emblematico
progetto di Babled dove il legno di Cedar si unisce armoniosamente al vetro soffiato Venini.

Emmanuel Babled
Nato in Francia nel 1967, ha studiato all’Istituto Europeo di Design di Milano, laureandosi nel 1989.A Parigi
Emmanuel Babled si è poi distinto nella realizzazione di progetti d’architettura d’interni e di decorazione per
abitazioni private, fino a lavorare con alcune importanti ditte francesi per la creazione di mobili e di oggetti
per la casa. Nel 1992 ha aperto lo studio a Milano, iniziando a progettare per diverse aziende italiane. Il suo
approccio al design si basa sull’idea che un buon progetto sia il risultato del contatto diretto con l’ambiente
in cui viene creato. Questi sono gli ingredienti principali che determinano il successo della sua attività di
designer. La prima collaborazione con VENINI risale all’anno seguente, il 1993.