EXPOSURE.La vetrina e il suo impatto nella cultura, nell’arte e nella moda al MUDEC

L PROGETTO ESPOSITIVO IN BREVE:

La vetrina. Elemento contenitivo che troviamo ovunque nella nostra quotidianità: da quelle dei negozi, che non solo espongono ma valorizzano un prodotto commerciale fino ad attribuirgli un valore di desiderabilità o prestigio, alle vetrine nei musei, o alle vetrine che ci tutelano da oggetti pericolosi, o ci separano da simboli, frapponendo uno spazio invalicabile perché sacro…

Il MUDEC lancia un nuovo tema di riflessione interdisciplinare attraverso una insolita mostra dedicata all’elemento più riconoscibile e caratteristico di un allestimento museale: la vetrina.

Da quando esiste il museo pubblico, la vetrina è arrivata quasi a rappresentare il museo stesso, diventando non solo contenitore ma anche un simbolo.

Da questa considerazione nasce il concept della mostra “Exposure. La vetrina e il suo impatto nella cultura, nell’arte e nella moda”, che dal 1° marzo fino all’8 settembre 2024 invita il visitatore a entrare – letteralmente e metaforicamente parlando – nella grande vetrina del museo, e comprendere da un punto di vista totalmente nuovo e inaspettato i molteplici significati che un oggetto, “esposto” al nostro sguardo, può assumere in una vetrina. Nello spazio del museo la narrazione avviene su diversi piani, in diversi luoghi e attraverso l’uso di diversi media e si compone di tre ‘episodi’ principali: l’installazione site-specific di Mariana Castillo Deball “Luce dietro tracce incompiute”, ospitata in Agorà; le incursioni di Theo Eshetu all’interno delle sale della Collezione Permanente con il suo progetto “The crocodile on the ceiling”; la mostra “Exposure”, cuore del progetto, all’interno delle sale Focus del museo.