IMPROVVISAMENTEL’ESTATE SCORSA dal 7 all’11 maggio 2025 al TEATRO CARCANO

DAL 7 ALL’ 11 MAGGIO

IMPROVVISAMENTE L’ESTATE SCORSA
di Tennessee Williams
traduzione Monica Capuani
regia Stefano Cordella
con (in ordine alfabetico) Elena CallegariIon DonàLeda KreiderLaura MarinoniEdoardo Ribatto
scene Guido Buganza
costumi Ilaria Ariemme
disegno luci Marzio Picchetti
suono Gianluca Agostini
assistente alla regia Noemi Radice
produzione LAC Lugano Arte e Cultura
coproduzione Teatro Carcano
partner di produzione Gruppo Ospedaliero Moncucco

Improvvisamente l’estate scorsa viene presentato per gentile concessione della University of the South, Sewanee, Tennessee

Per la sua prima regia al LAC, Stefano Cordella sceglie di misurarsi con Improvvisamente l’estate scorsa di Tennessee Williams, uno dei testi più sorprendenti e personali dell’autore americano. Un dramma carico di simboli e visioni che si sviluppa come una sorta di thriller psicologico in un vortice claustrofobico di tensione e violenza.

Nel 1943, Rose, sorella di Tennessee Williams, subisce un intervento di lobotomia con il consenso della madre. Questa vicenda segna indelebilmente la vita del drammaturgo statunitense al punto da ispirare la scrittura di Improvvisamente l’estate scorsauna delle opere più autobiografiche di Williams.

Il motore narrativo del testo è il mistero che ruota attorno all’improvvisa morte di Sebastian ed è giocato sulle versioni contrapposte delle due donne protagoniste: Violet, la madre di Sebastian, e Catherine, la cugina che ha trascorso con lui l’ultima estate a Cabeza de Lobo. Al dottor Sugar, lo psichiatra incaricato di operare di lobotomia la giovane Catherine, spetta il compito di indagare la verità. Miss Violet è disposta a tutto pur di far tacere la nipote che ha assistito alla morte del figlio e difendere la reputazione di Sebastian e della famiglia.

Come spesso accade nei testi di Williams, il conflitto tra apparenza e verità diventa centrale nello sviluppo della storia ma qui assume contorni ancora più inquietanti e ancestrali, a partire dall’ambientazione: un giardino/giungla tropicale davanti alla villa di famiglia dove Sebastian, aspirante poeta, trascorreva la maggior parte del tempo a comporre le sue opere, tra piante carnivore e uccelli predatori.

Improvvisamente l’estate scorsa è una disturbante discesa agli inferi animata da personaggi che sono vittime e carnefici allo stesso tempo. I gesti d’affetto diventano strumenti di manipolazione per ottenere soldi, sesso o per nascondere la verità. Il mondo che Williams descrive è desolante, crudo, a un passo dalla pazzia; anche i concetti di arte e fede sembrano svuotarsi pian piano di senso.

Tanti elementi del testo rimandano alla “creazione” (artistica, biblica, biologica) ma è come se l’autore vedesse nella distruzione l’unica opzione possibile per raggiungere la catarsi. La scena diventa così lo spazio della memoria, in cui ricordi e traumi si confondono in un una sovrapposizione di simboli che rimanda al meccanismo dei sogni.

SPETTACOLI
7-8-9 maggio h. 19:30 / 10 maggio h. 20:30 / 11 maggio h. 16:30

BIGLIETTI www.teatrocarcano.com
Poltronissima Euro 38,00 / ridotto Euro 27,00
Poltrona / Balconata Euro 30,00 / ridotto Euro 24,50

TEATRO CARCANO
Corso di Porta Romana, 63 – Milano – MM Crocetta
T 02-55181362 info@teatrocarcano.com

Ho assistito a questo strepitoso spettacolo teatrale, al Teatro Carcano, del grande drammaturgo Tennessee Williams, con un cast di attori bravi e preparati nella parte a loro assegnata. In particolare le due attrici femminili, Laura Marinoni(nella parte di Violet, la madre) e Leda Kreider( nella parte di Catherine, la cugina), guerreggiano in bravura fino a sfidarsi come un duello in uno scontro psicologico e conflittuale per nascondere la morte di Sebastian, figlio di Violet, e la sua vera natura. La Catherine fragile si presenta incapace di reagire all’inizio della rappresentazione, circondata dalla madre e dal fratello, avidi e cinici di denaro e ignari della coscienza umana e dei suoi valori! Lo psichiatra, Edoardo Ribatto( dottor zucchero”sugar”) dubbioso fin dall’inizio ma consapevole della responsabilita’ di una possibile lobotomia su una giovane donna, la cugina appunto su richiesta insistente di Violet fino a vendersi con una proposta di donazione alla Clinica. La Marinoni e’ magnetica e ipnotica fin dall’inizio, sia nella camminata dominante e sia nelle sue gestualita’. Quando la discesa verso gli inferi incalza in modo assordante, la Kreider si scatena in un monologo pungente senza precedenti, gravoso e incandescente, il pubblico viene assorbito totalmente, un silenzio esteso pungente che ci lascia riflettere sui nostri demoni! Consigliato da vedere e assolutamente da non perdere.

il Direttore