A tutte le persone o almeno ad una certa parte di esse credo possa interessare andarci. Adulti, anziani e giovani ci vanno per scelta, curiosita’, per accompagnare amici e/o parenti, anche bambini. Ormai, ai tempi odierni, esiste una possibilita’ di accrescimento culturale e di sensibilizzare l’ animo umano anche alle tematiche piu’ svariate e complicate. Assistiamo a spettacoli di prosa drammatici, che ci fanno riflettere e ci permettono una nostra indagine personale di introspezione. Altre volte invece partecipiamo con allegria a spettacoli divertenti che ci fanno stare bene. Ridere fa bene al cuore! E’ un dato di fatto. Ma penso anche alla nostra anima. Anche quando portiamo i ragazzi, che ad oggi sono molto piu’ precoci e avanti di quanto non lo eravamo noi in passato,altre generazioni. Dimostrano un tale interesse,sempre attenti e spesso critici da rimanerne sorpresi. Insegnano pc ed inglese fin dalle scuole elementari: fantastico! Magari avessi avuto io questa possibilita’ ai miei tempi. La maturita’ varia a seconda di ogni individuo, ma la criticita’ penso sia in noi stessi gia’ presente e pronta ad esprimerci. Dopo aver assistito ad uno spettacolo di prosa brillante e spumeggiante, colmato di risate il nostro essere e ritenerci soddisfatti: questa e’ una terapia! Puo’ succedere di uscirne rilassati. Cosa rara oggi, perche’ corriamo tutti i santi giorni, al lavoro, per lo sport, per essere puntuali con gli amici e per altro. Il teatro puo’ aiutare anche chi soffre di depressione, ansia e altro, magari solo in una minima parte ma pero’ importante ed utile. Capita a teatro di porgere il nostro sguardo verso un ragazzo affetto da handicap o disabilita’, esempio su una carrozzina, ma di vederlo sorridere poi durante la rappresentazione, percepire la musica e farlo stare bene…mi e’ capitato ad un balletto. Ha toccato il mio cuore! Una mia riflessione personale: soltanto da un cuore sincero si puo’ cogliere l’essenza trasparente e pura di noi stessi.
Giovanna m. dott. Lombardo